Le limonaie del Garda, una bellezza antica e suggestiva
Un luogo magico dove il profumo delle foglie di limone e la sensazione di freschezza e benessere ti accolgono.
La storia della coltivazione dei limoni sul Garda risale al XIII secolo, quando, secondo la tradizione, i Frati del convento Francescano di Gargnano la introdussero nella cultura locale. Fu così che i contadini, i barcaioli, i pescatori del Garda si convertirono in giardinieri dando origine a un vero e proprio miracolo: infatti il clima rigido rende quasi impossibile coltivare i limoni fuori vaso al di sopra della fascia del parallelo di Napoli. Eppure il microclima del Lago ha reso possibile la creazione delle limonaie, sapientemente costruite approfittando del riparo naturale di rocce e cipressi. I limoni venivano infatti coltivati su più piani con l’ausilio di pilastri e terrazzamenti, protetti per tre lati ed esposti costantemente al sole proveniente da sud-est. Durante l’inverno, lastre di legno e vetro venivano impiegate per difenderli dal gelo. Molte limonaie vennero abbandonate nel corso del 1800, dopo l’unità d’Italia e l’abolizione dei dazi doganali, ma alcune sono tuttora attive e visitabili. Ve ne sono tre a Limone del Garda, la località citata da Goethe, tre a Gargnano e una a Tignale, la Limonaia di “Pra de la Fam”, restaurata dalla Comunità Montana dell’Alto Garda a metà degli anni ‘80 del secolo scorso.